VERITA' SUL PROCESSO

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  1. kingofgames
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    I guai giudiziari di Michael Jackson iniziano nel lontano 1993, quando per la prima volta viene denunciato per abusi sessuali su un minore.
    [G]Michael si proclama immediatamente innocente e diffonde un video in cui racconta dettagliatamente ciò che gli è stato fatto durante le indagini, a lui e alla sua casa.[/G] Racconta di come la polizia ha usato metodi irrispettosi nei suoi confronti, in particolare nel momento di fotografare le sue parti del corpo.
    Deciso ad andare in tribunale, viene però consigliato dai suoi avvocati di accettare di risolvere il caso con un accordo privato. Questo perché si stava uscendo da un periodo d’oro di carriera, quale il Dangerous World Tour, e si stava per entrare in un altro (nel 1995 uscirà History). [G]Il re accetta quindi di pagare una somma di 20 milioni di dollari per il ritiro della denuncia.[/G]
    Da questa richiesta da parte della famiglia molta gente si è chiesta se forse MJ non fosse solo stato [G]vittima di cospirazione per soldi[/G], quale madre infatti lascerebbe in libertà un criminale per soldi?

    Il caso si può dire che viene subito sorvolato in maniera quasi totale, ma l’immagine del Re del Pop non sarà comunque più la stessa.


    SCRITTO DALLA MIA AMICA ELIJACK :lol:
    Questo caso si chiude ufficialmente nel 1994, da lì in poi Michael riprende a lavorare e torna con un nuovo fantastico doppio album e un nuovo tour mondiale. Il successo è come sempre planetario, e ormai nessuno pensa più alle accuse.


    2002: Martin Bashir, regista inglese, decide di girare un documentario con MJ, a Neverland, dal titolo “Living with Michael Jackson”.
    In questo documentario Michael si rivela come l’uomo che realmente è, ingenuo.
    Ammette che dorme con i bambini, ammette che li ama e che non vivrebbe senza di loro.

    Michael e Gavin in Living with MJ
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    Una volta che il documentario va in onda, scoppia uno scandalo su questa sua affermazione, la gente si insospettisce [G]e qualcuno ne approfitta...[/G]

    2003: Michael Jackson si trova a Miami per lavoro, stà registrando il video dell’unico inedito del nuovo graetest hits, Number Ones.
    E’ proprio in questo periodo che riceve la sua seconda accusa di molestie sessuali, questa volta dalla famiglia Arvizo che ha convissuto con MJ per un lungo periodo di tempo. In casa del cantante questa famiglia c’è finita grazie alla sensibilità e generosità di Jackson, [G]che quando si è visto bussare alla porta una famiglia povera e bisognosa con un figlio malato di cancro, non ha esitato ad accettare di dare vitto e alloggio e di pagare le cure al bambino.[/G]
    Il procuratore distrettuale che segue l’accusa, Thomas Snneddon è lo stesso che non riuscì a incastrarlo nel 1993-4, per questo nutre un odio profondo nei confronti della star.

    Tom Sneddon
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    La polizia effettua un sopraluogo a Neverland all’insaputa di Jackson che appunto si trovava in Florida. [G]Senza il minimo rispetto entrano in casa e distruggono tutto quello che trovano alla ricerca di prove.[/G]


    la camera da letto e il corridoio di Neverland dopo la perquisizione
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    Michael Jackson intanto parte da Miami per costituirsi. Anche questa volta gli vengono riservati dei trattamenti speciali: la polizia lo va a prendere in aeroporto anziché aspettare che sia lui di sua spontanea volontà a costituirsi, lo ammanettano in diretta mondiale e lo portano in carcere.
    Qualche ora dopo Michael è di nuovo libero sotto cauzione di 3 milioni di dollari.
    Otto giorni dopo l’arresto Michael Jackson diffonde delle foto che testimoniano come la polizia sia stata violenta nei suoi confronti: [G]gli avambracci sono gonfi e pieni di lividi[/G]. Ma come ormai tutti si erano già abituati a fare, la sua parola viene messa in dubbio e ancora oggi c’è chi cerca di screditare quella sua accusa.
    [G]Michael si proclama innocente per tutti i capi d’accusa.[/G]
    Infatti il procuratore non si è limitato a un’accusa di molestie, ha ben si messo su 10 capi d’accusa che variano dalla segregazione forzata, alla somministrazione di alcolici a minori fino agli abusi.
    Il Re del Pop non rilascia troppe interviste, quelle che acconsente le sfrutta per continuare a proclamare la sua innocenza e per dichiarare che Neverland non sarà mai più la sua casa.
    “Hanno profanato il mio rifugio” dice “non sarà mai più casa mia”.
    Intanto l’opinione pubblica gli va sempre più contro assolutamente senza motivo, dato che ancora nessun processo aveva avuto inizio. [G]La gente, influenzata dai media, lo ha condannato dall’inizio, non gli ha lasciato possibilità. [/G]

    Dall’arresto all’inizio del processo passano due anni.

    E’ il 31 gennaio 2005 quando inizia il processo del secolo, l’evento mediatico più grande di tutti i tempi, il “Michael Jackson’s trial”. Poco prima dell’inizio Michael registra anche questa volta un video che diffonde su internet, ma che viene passato anche in tv, in cui si proclama innocente e in cui chiede alla gente di non cadere nel pregiudizio, chiede di essere giudicato come un cittadino normale, senza odio, di nuovo, [G]SENZA PREGIUDIZIO[/G].

    Il processo inizia con i testimoni dell’accusa, una lista enorme che varia da camerieri a ex mogli, falsi amici e “vittime” stesse.
    Tra i primi a testimoniare c’è Martin Bashir, ricordate? Il regista del documentario-scandalo.
    Guarda caso quando a interrogare spetta a Thomas Maseorow, avvocato di Jackson, [G]il giornalista si avvale della facoltà di non rispondere...[/G]I prossimi testimoni importanti saranno gli Arvizo.
    Il primo è il fratello dell’accusatore, l’asso nella manica dell’accusa, IL TESTIMONE OCULARE.
    Racconta di aver visto Michael Jackson mentre infilava una mano nelle mutande di Gavin e lo *ast*rb*va…Gavin dormiva accanto a lui…
    La giuria non è convinta della testimonianza per vari motivi: la camera da letto di Michael Jackson è sempre chiusa a chiave ed è sorvegliata da vari dispositivi di sicurezza, [G]proprio quel giorno la star si sarebbe sbadatamente dimenticata di chiudere???[/G]
    I 12 giurati decidono allora di controllare la situazione con i propri occhi: vanno a Neverland…da lì concludono falsa la testimonianza del fratello della “vittima”, [G]dall’angolazione descritta infatti il letto non si vede...[/G]
    Prossimo testimone Gavin Arvizo, il povero bambino molestato. Gavin dice di essere stato toccato più volte, di essere stato ubriacato e iniziato al sesso che lui prima non conosceva per niente.

    Gavin Arvizo
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    La sua storia ha però varie contraddizioni con quella del fratello, per cui anche la sua testimonianza viene ritenuta compromettente. Il ragazzino dice di essere stato abbindolato da MJ, perché lui lo amava davvero, lo riteneva “il più figo di tutti”, mentre la star, oltre ad avergli fatto del male, un giorno ha smesso di calcolarlo...a lui e alla sua famiglia, e ha tentato di mandarli in Brasile di nascosto, di farli sparire…
    Una delle accuse infatti era di segregazione forzata…la famiglia accusava Michael Jackson di essere stata trattenuta a forza all’interno dei cancelli di Neverland, senza orologi, senza possibilità di telefonare…questo allo scopo di far sparire le tracce della famiglia che sarebbe poi stata mandata in Brasile di nascosto...[G]anche questa testimonianza viene smentita [/G]dai tabulati telefonici, dai testimoni della difesa e dal secondo sopraluogo della giuria in casa Jackson: dai tabulati risulta che durante il periodo indicato (in particolare febbraio 2003) son state effettuate diverse telefonate a famigliari e amici di Janet Arvizo, madre dei ragazzini. In particolare testimonia una comica americana che dice di essere stata contattata dalla donna in quel periodo. Alla fine la giuria (come tutti) può facilmente notare che [G]non è possibile che siano rimasti senza cognizione del tempo perché nel giardino della villa si trova un enorme orologio di fiori che (controlli effettuati dal satellite) non è mai stato fermato.[/G] Qui il capo d’accusa cade completamente.
    Durante la testimonianza della mamma viene fuori anche la sua incapacità come genitore, [G]ammette infatti di aver dato al figlio lei stessa il permesso di dormire in camera di Jackson [/G]e che mai richiamava i bambini o impartiva loro educazione, tutto era concesso.

    Janet Arvizo
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    Altra importante testimone per l’accusa doveva essere l’ex moglie di Michael Jackson Debbie Rowe, madre dei primi due figli del Re del Pop. [G]Anche la sua testimonianza invece si rivela dalla parte della difesa[/G], ma questo per scelta della donna, che dichiara Michael [G]un ottimo padre e una magnifica persona[/G], anche se risente del fatto che non le viene concesso di vedere i suoi bambini (Debbie rinunciò per soldi alla patria potestà). Durante la testimonianza entrambi gli ex coniugi si commuovono, Debbie dichiarò “Esistono due Michael, uno è il personaggio pubblico e bizzarro che conosciamo tutti, l’altro è Michael, il mio Michael...”.

    Michael, Debbie e Prince
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    Si concludono quindi le testimonianze dell’accusa e iniziano quelle della difesa.
    Importanti sono quelle dei nipotini di Michael, [G]che dichiarano di aver visto con i loro occhi i bambini rubare alcool e portarlo in camera, e come se non bastasse averli visti guardare un film porno e contemporaneamente *ast*rbar*i. Dichiarano di essere quindi corsi ad avvertire lo zio Michael che a una cosa del genere non aveva voluto credere...[/G]Testimonia un cuoco che durante la permanenza della famiglia, quest’utima si era presa sempre più padronanza. In particolare ricorda una sera in cui stava preparando per merenda un frappè ai bambini, [G]Gavin lo aveva minacciato con un coltello e gli aveva assicurato il licenziamento da parte di MJ se non avesse messo vodka all’interno del frullato.[/G] Il cuoco, sapendo che una lamentela da parte del bambino lo avrebbe probabilmente portato davvero al licenziamento, acconsente.
    Testimoniano poi per la difesa camerieri, cuochi, colf e personaggi famosi come Jay Leno e altri maghi della tv americana. [G]Tutto porta a pensare all’innocenza di MJ.[/G]

    Arriva il giorno delle arringhe di chiusura. Tom Sneddon chiede alla giuria di capire come il cantante fosse riuscito ad abbindolare famiglia e bambini, portandoli dalla sua parte e convincendoli alla sua fiducia. Da qui ne avrebbe poi approfittato e abusato...
    [G]Tom Maserow invece chiede di guardare l’assurdità del caso, chiede di notare le contraddizioni tra i testimoni, la mancanza di prove, la presenza di controprove, la mancanza di testimoni oculari…chiede di notare l’evidenza di una cospirazione della famiglia ai danni di Michael Jackson, cospirazione che è stata presente sin dall’inizio.[/G] Durante il processo infatti si è scoperto che [G]la maggior parte dei soldi che MJ versava per le cure del bambino, son state in realtà utilizzate dalla madre per rifarsi seno e sedere, per comprare casa e varie chicche del genere. Il tutto all’ovvia insaputa della star.[/G] Durante il processo si è scoperta l’invalidità delle poche prove presenti, cioè un blocco di riviste porno sulle quali erano state trovate impronte digitali sia di MJ (proprietario dei giornali) sia dei bambini. [G]Le prove son state rese nulle sia dal fatto che successivamente al sequestro del materiale e prima dell’esaminazione, son state rimaneggiate da Gavin, sia da una cameriera che ha testimoniato di aver trovato una mattina i due fratellini da soli in camera di Michael Jackson a leggere quelle riviste di nascosto.[/G] Altra prova era una lattina di Diet Coke, dentro al quale MJ si faceva versare il vino in aereo. Se lo faceva versare li appunto per non dare il cattivo esempio ai bambini e non far vedere loro che bevevo alcool. [G]La famiglia invece testimonia che all’interno delle lattine dei bambini c’era vino...[/G]o meglio “Jesus Juice”!! [G]Smentiscono le hostess...[/G]
    Importanti le controprove, in particolare i tempi! Infatti nei mesi descritti dalla famiglia, in particolare febbraio, mese delle presunte molestie, [G]MICHAEL JACKSON NON ERA IN CALIFORNIA[/G], NON ERA A NEVERLAND, ERA A MIAMI PER LAVORO.

    La giuria dopo aver sentito le ultime parole degli avvocati si ritira per deliberare.
    Il verdetto arriverà dopo una settimana, [G]il 13 giugno 2005[/G].
    Michael Jackson arriva in tribunale con un leggero ritardo a causa del traffico.
    Scende dall’auto accompagnato come sempre dalla famiglia. Ha il viso distrutto, magrissimo, scavato, lo sguardo spento, a terra, sembra sull’orlo del crollo, ma questo già da tempo.

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    I fans son fuori che urlano, che pregano, che piangono, che proclamano la sua innocenza. Fuori dal tribunale ma anche fuori da casa sua. image Il mondo è davanti al televisore col fiato sospeso. Veniamo avvertiti: se Michael Jackson uscirà dalla porta principale, da quella da cui è entrato, vorrà dire che è stato dichiarato innocente. Se invece uscirà dalla porta secondaria, un elicottero lo porterà in carcere di massima sicurezza, nell’ala riservata ai gay, ai trans e alle persone famose, in una cella di 3x3 metri.
    Michael entra, i minuti non passano mai. A un certo punto la voce del giurato numero 2 vien fuori dagli altoparlanti che in diretta avrebbero diffuso il verdetto...

    [G]Ore 13:43 locali…22:43 in Europa...MICHAEL JACKSON E’ INNOCENTE.[/G]
    La voce del giurato legge ogni capo d’imputazione, e dopo averlo letto dichiara “NOT GUILTY”, due parole che vengono ripetute 10 volte....tante quanti i capi d'imputazione.

    [G]PREGIUDIZIO E’ IGNORANZA, MICHAEL JACKSON EXPERIENCE.[/G]


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14 replies since 27/6/2006, 20:23   885 views
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